Start up e PMI innovative: incentivi e agevolazioni


Al vaglio della Commissione Finanze della Camera dei Deputati è sottoposto un testo che interviene sulle agevolazioni alle start up e alle piccole e medie imprese innovative che, negli ultimi anni, sono state al centro di diversi interventi normativi che hanno dato vita ad un insieme di misure tese ad agevolare la nascita e lo sviluppo delle start up delle PMI innovative, a partire dal DL 179/2012, poi convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, numero 221, il cosiddetto “Startup Act”.

In Italia il settore delle start up e delle PMI innovative può già beneficiare di una serie di agevolazioni fiscali e incentivi  introdotte negli anni con i decreti legge numero: 79/2012 (articoli 26-31), 3/2015 (articolo 4) e 73/2022 (articolo 14).

Riepiloghiamo le principali agevolazioni:

  • incentivi per l’investimenti nel capitale, con la detrazione IRPEF del 30 per cento sull’ammontare del capitale investito, fino a un massimo di 1 milione di euro, e una deduzione IRES – per le persone giuridiche – pari al 30 per cento delle somme investite, fino a un massimo di 1,8 milioni di euro. Dal 2017, tale sgravio è legato al mantenimento della partecipazione alla start up per almeno tre anni;
  • detrazione IRPEF del 50 per cento per le persone fisiche che investono nel capitale di rischio di una start-up o di una impresa innovativa;
  • esonero del pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria al momento dell’iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese per start-up innovative e incubatori certificati;
  • esonero dal pagamento del diritto annuale alle camere di commercio;
  • esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti IVA fino a 50 mila euro;
  • esenzione fiscale – temporanea – in presenza di specifiche condizioni delle plusvalenze realizzate da persone fisiche sia in caso di cessione di partecipazioni al capitale di start up e PMI innovative, sia in caso di plusvalenze reinvestite nella stessa tipologia di società;
  • esclusione delle start up innovative dalla disciplina delle società di comodo.

Un corpus normativo che mette in campo tutta una serie di strumenti volti a sostenere le imprese nell’intero ciclo di vita, dall’avvio allo sviluppo fino al consolidamento e a cui si aggiungono l’accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI e i finanziamenti agevolati previsti dal progetto Smart & Start Italia.

La proposta di legge, attualmente all’esame della Commissione Finanze della Camera, prevede quattro articoli in cui si propongono modifiche sulla disciplina delle detrazioni IRPEF, sulla gestione delle plusvalenze legate alle cessioni delle quote in imprese innovative e sul limite del patrimonio netto previsto per le SIS società di investimento semplice che si propone di innalzare da 25 a 50 milioni.

Tra le principali novità inserite nella proposta di legge c’è senza dubbio l’introduzione, all’articolo 2, della possibilità per le start up e le PMI innovative di trasformare un’eventuale eccedenza delle detrazioni IRPEF in credito di imposta.

In altre parole, la proposta prevede, nel caso in cui la detrazione IRPEF dovesse superare l’imposta lorda dovuta dal contribuente, di trasformare tale eccedenza in un credito da utilizzare nella dichiarazione dei redditi o in compensazione.

Una carrellata delle agevolazioni già in vigore e delle novità proposte nella scheda di lettura redatta dalla Camera la riportiamo nella scheda allegata.

Theorema si propone come consulente in tema di finanza agevolata, individuando gli strumenti e le agevolazioni più adeguati alle esigenze aziendali e seguendo i clienti nella gestione delle attività.

Per approfondimenti, scrivere a info@theorema.eu

Immagine di una bussola su una carta nautica
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